top of page

Ansia, panico, fobie...

Ce l'ho tutte!

Panic-Attacks-As-a-Child-or-Teenager-.jp

Psicopatologia dell'adolescenza

L’esperienza di un disturbo d'ansia, raccontato da chi lo soffre, così come avviene per molti adolescenti; e altri dati statistici sulle diverse patologie, sulle cause, sui sintomi e sulle cure

 

Ecco la testimonianza di una esperienza personale:

"Mi chiamo Raffaele e voglio parlarvi della mia vita con i disturbi d’ansia. Oggi sono un docente universitario, sono sufficientemente bravo, ma a 17 anni, durante le superiori, ero bloccato per le mie paure. Per molto tempo soffrii attacchi improvvisi e devastanti, e solo più tardi i miei genitori, che si preoccupavano tanto ma forse non prendevano sul serio la mia sofferenza, mi portarono degli specialisti e fui aiutato a gestire quel che mi accadeva.

In alcuni periodi, che non avevano niente di particolare, venivo assalito all'improvviso da una angoscia profonda, il cuore mi rimbombava nel petto, mi sembrava di soffocare, come se avessi perso il controllo e sentivo di morire.

Ogni volta restavo smarrito per qualche settimana.

Nel corso della mia vita ho avuto altri attacchi, poi sono stato meglio, forse anche grazie all'analisi che ho fatto. Col tempo ho imparato molte cose e grazie agli studi e alle ricerche che ho letto mi sono dato qualche spiegazione".

L'ansia e l'adattamento

L'ansia come la paura è un meccanismo fondamentale, che permette la sopravvivenza dell'essere umano, avvisandolo delle minacce che incontra; ha una componente somatica ma anche elementi di valutazione e processi motivazionali associati; è uno stato di attesa (ansia anticipatoria) che provoca smarrimento se va oltre il normale processo di aiutare l'adattamento alla situazione ambientale.

I disturbi d'ansia hanno le stesse caratteristiche in tutte le età, ma sono tra i più comuni disturbi nella popolazione giovanile, molto frequenti nell’adolescenza proprio per i nuovi compiti adattivi di questa epoca: secondo alcune ricerche almeno il 15% ne soffre e il 7% necessita trattamento.

Spesso esiste comorbidità con la depressione, i disturbi della condotta e l'abuso di sostanze o alcol (le fobie però si distinguono nettamente da ogni altra patologia). Un disturbo tipico dell'età evolutiva è l'ansia di separazione, ma più evidente durante l'infanzia.

È forte il dibattito sulla eziopatogenesi di disturbi d'ansia che per alcuni derivano da caratteristiche di temperamento, ovvero il corredo personale ed ereditario (analizzando componenti neurochimiche e circuiti neuronali coinvolti); per altri modelli invece contano i fattori ambientali, come inibizioni comportamentali infantili, situazioni stressanti o traumatiche nell'infanzia che modificano i meccanismi di regolazione delle emozioni, lasciando alcuni soggetti sguarniti nel gestire fondamentali dinamiche psicofisiologiche come la paura. Dove conta anche lo stile educativo dei genitori ansioso, critico o controllante rispetto alle prestazioni dei figli.

 

DISTURBI D’ANSIA IN ADOLESCENZA

 

Disturbo d’ansia da separazione (rifiuto di andare a scuola, di stare da soli)

Disturbo d’ansia generalizzato (irrequieto, affaticabile, perfezionista)

Disturbo di panico (attacchi improvvisi)

Fobia specifica (di animali, iniezioni, sangue, altezza, volare)

Fobia sociale (di mangiare in pubblico, essere guardato, agorafobia)

Disturbo Ossessivo Compulsivo (pensieri intrusivi - comportamenti irragionevoli)

Disturbo post-traumatico da stress (che sarà trattato in un altro articolo)

 

Un fattore di vulnerabilità importante è il tipo di attaccamento tra il bambino e i suoi caregiver che in questi casi è di tipo insicuro o evitante - secondo Bowlby, la Ainsworth e Siegel “la nostra mente crea ed è creata all'interno di interazioni con altre menti” . 

La patologia dei disturbi d'ansia, che sono tutti quelli indicati in tabella, è caratterizzata da gravità, estensione e persistenza di comportamenti che limitano il funzionamento psichico. Per esempio l'ansia generalizzata tiene la persona in uno stato costante di vigilanza, con molta tensione e conseguente affaticamento, difficoltà ad approfondire emotivamente le relazioni e a godere dei traguardi raggiunti.

Tali disturbi non sono facili da diagnosticare perché confinano con meccanismi normali in età evolutiva, come le reazioni fobiche transitorie o fobie specifiche centrate sulla sfera sessuale. Ammaniti: “l'ansia è un corollario inevitabile delle trasformazioni corporee, mentali, affettive e sociali dagli 11 ai 20 anni”.

Quando però persistono per più di 6 mesi, con una paura irragionevole, riconosciuta anche dal soggetto, e limitano fortemente il funzionamento scolastico e le relazioni, diventano patologiche.

Anche le fobie sociali si confondono facilmente con la normale timidezza, ma ne aggravano le conseguenze, essendoci spesso comportamenti precedenti, durante l'infanzia, di mancanza di gioco con i coetanei, rifiuto della scuola, evitamento delle attività sociali.

 

ATTACCO DI PANICO

Sintomi possibili (almeno quattro di essi)

 

Tachicardia - Sudorazione - Tremori - Senso di soffocamento - Dolore al petto

Nausea - Perdita di equilibrio - Depersonalizzazione (sentirsi staccati da se stessi)

Senso di stare morendo - Senso di impazzire - Torpore e formicolii -

Brividi / vampate

 

Nel disturbo ossessivo-compulsivo la mania dell'ordine, il controllo e la perfezione sono sganciati dalle necessità ambientali, gli studi indicano una remissione completa solo nel 50% dei casi.

C'è una prevalenza del sesso maschile nelle ossessioni (pensieri ricorrenti, intrusivi e inappropriati che causano ansia: il più comune la paura della contaminazione o di far male a se stessi o ai familiari) e del sesso femminile nelle compulsioni (com­por­ta­menti ripetitivi, rigidi e non realistici: i più comuni sono i rituali di pulizia e di controllo).

Tra i molti approcci terapeutici sembrano funzionare bene le tecniche del modello comportamentista-cognitivista per ridurre i sintomi (esposizione graduale alle situazioni ansiogene) e il ri-apprendimento step by step della regolazione delle reazioni emotive attraverso la ristrutturazione cognitiva. 

 

Enrico Vaglieri

Bibliografia:

AAVV, Trattamento dei disturbi d'ansia, CSE

M. Ammaniti, Manuale di psicopatologia dell'adolescenza, Raffaello Cortina Editore 2006

bottom of page